Come previsto abbiamo passato un piacevole 25 aprile alle Sorgenti della Nova. La giornata e' stata divisa tra una mattinata dedicata alla visita del sito protostorico che da quasi trenta anni viene studiato dagli archeologi dell'Universita' di Milano ed il primo pomeriggio dedicato ad un piacevole picnic presso la sorgente. Pubblico quindi un resoconto fotografico della giornata, ringraziando tutti partecipanti.
domenica 26 aprile 2015
mercoledì 22 aprile 2015
Escursione di sabato 25 aprile a Sorgenti della Nova ( Farnese - VT).
Sorto nell'XI secolo a.C. collocato su una rupe di tufi e pomici alla confluenza di due torrenti, nel cuore della Maremma tosco-laziale, l'abitato dell'età del bronzo di Sorgenti della Nova rappresenta un ambito privilegiato di conoscenza del mondo protoetrusco, per la ricchezza e l'abbondanza dei suoi resti archeologici, disturbati solo in parte dagli interventi umani moderni.
Nonostante le parziali distruzioni causati dai lavori di una cava rimasta attiva fino al 1975 è stato infatti possibile individuare e portare alla luce numerose grotte artificiali e fondazioni di capanne, oltre a varie strutture secondarie come buche di scarico, bacini per la raccolta delle acque, canalette di drenaggio, forni in cotto, che evidenziano le caratteristiche monumentali e la forma ormai "protourbana" dell'insediamento.
L'interesse di Sorgenti della Nova è infine completato dalla parziale sovrapposizione sull'abitato protostorico del centro medievale di Castiglione, dominato dai resti di un'alta torre e di una piccola chiesa, intorno ai quali sono state rinvenute numerose abitazioni di tipo rupestre.
Gli scavi sono in corso dagli anni settanta e sono tuttora condotti da archeologi provenienti dall'Università di Milano ( tratto da Sorgenti della Nova di Nuccia Negroni Catacchio e Massimo Cardosa).
lunedì 20 aprile 2015
Castro, una Cartagine in Maremma.
Si è svolta come previsto nella giornata di ieri, domenica 19 aprile, la passeggiata a Castro organizzata da Ricci, Melaragni & Co, con il patrocinio del Comune di Ischia di Castro e la consueta partecipazione della Ghaleb Editore.
La passeggiata/racconto è stata accompagnata da un pubblico numeroso che ha goduto oltre alla narrazione/spettacolo degli attori capitanati dall'istrionico Antonello Ricci, anche della presenza della preparatissima Direttrice del Museo Civico di Ischia di Castro Anna Laura e dell'altrettanto brillante scrittrice Maura Lotti.
Pubblico quindi alcune fotografie della bella giornata passata tra le affascinanti rovine della distrutta capitale del ducato farnesiano.
sono le 9,30 e già iniziano ad arrivare i primi partecipanti |
gli artisti espongono le loro opere mentre gli attori iniziano il loro racconto |
Antonello Ricci insieme ad Anna Laura e Maura Lotti |
il pubblico nel tragitto dal piazzale antistante alla tomba monumentale a "dado" alle rovine della città di Castro |
la seconda tappa del racconto/spettacolo presso le rovine del Duomo di S.Savino |
un altra immagine scattata a S.Savino |
Lo spettacolo termina con l'ultima tappa del racconto nella suggestiva Piazza Maggiore |
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sabato 18 aprile 2015
Villa delle Fontane ( Valentano-VT).
Nel complesso della Commenda, il nucleo abitato più antico di Valentano, si trova Villa delle Fontane. La Commenda , posta sul declivio che guarda al Lago di Bolsena, fu un feudo dei Cavalieri Templari ed al suo interno venne costruita la chiesa di Santa Maria del Tempio che, probabilmente, la dizione popolare trasformò in " Madonna del Nempe".
by valentano.org |
by valentano.org |
All'interno della chiesa, oggi ridotta a magazzino, e' stato rinvenuto un affresco di buona scuola del 400 con Madonna, Bambino ed Angelo.
Quando, nel 1312 l'ordine dei Templari venne soppresso, la Commenda passò sotto il controllo dei Cavalieri del Sovrano Militare Ordine di Malta che la tennero sino al 1860.
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mercoledì 15 aprile 2015
Luciano Bonaparte Principe di Canino.
Dopo Pio VI, il demanio pontificio iniziò a fare concessioni di affitti parziali, enfiteusi e vendite di terre e pascoli appartenuti allo Stato di Castro.
In questo contesto Luciano Bonaparte ottenne dalla Camera apostolica l'alienazione del possesso camerale di Canino, Musignano e del Piano della Badia. Successivamente il 14 agosto 1814, il Pontefice Pio VII con suo chirografo, elevò la castellania di Canino al titolo di principato conferendo a Luciano Bonaparte il titolo di principe e la trasmissibilità ai suoi eredi e discendenti.
Quando, a seguito del trattato di Fontaineblau del 11 aprile 1814, fu liberato dalla relegazione a cui l'avevano forzato gli inglesi, Luciano Bonaparte si ritirò in questo suo nuovo possedimento con l'idea di trascorrervi gran parte dell'anno.
Luciano Bonaparte foto by wikipedia |
Vennero poi i "Cento giorni" che lo ricondussero brevemente in Francia ed il Trattato di Vienna a seguito del quale egli venne confinato nello Stato Pontificio sotto la diretta responsabilità del governo papale.
Fu così che Musignano, circondato dal verde intenso delle sue terre, divenne la residenza preferita dalla famiglia di Luciano Bonaparte, almeno sino alla sua morte nel 1840 quando i figli, ansiosi di tornare in Francia, il 26 novembre 1853 vendettero a Don Alessandro Torlonia il principato di Canino ed il castello di Musignano " comprensivamente ai titoli e diritti onorifici".
Fu così che Musignano, circondato dal verde intenso delle sue terre, divenne la residenza preferita dalla famiglia di Luciano Bonaparte, almeno sino alla sua morte nel 1840 quando i figli, ansiosi di tornare in Francia, il 26 novembre 1853 vendettero a Don Alessandro Torlonia il principato di Canino ed il castello di Musignano " comprensivamente ai titoli e diritti onorifici".
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martedì 14 aprile 2015
Ferrante Rittatore Vonwiller e Sorgenti della Nova.
In previsione della nuova escursione alle Sorgenti della Nova, riporto il brano " Sorgenti della Nova : venti anni di scavi e ricerche" di Laura Domanico, Monica Miari, Nuccia Negroni Catacchio e Massimo Cardosa, tratto dagli atti del convegno " Ferrante Rittatore Vonwiller e la Maremma, 1936-1976. Paeseggi naturali, umani, archeologici".
Ferrante Rittatore Vonwiller e Sorgenti della Nova.
L'avventura di Ferrante Rittatore in Maremma si apre e si chiude nel segno dello stesso sito : la Roccaccia alle Sorgenti della Nova, individuata nel 1938, durante una delle sue prime esplorazioni archeologiche e lasciata a scavi in corso, durante l'estate del 1976.
In mezzo ci sono tutte le sue scoperte e le ricerche che hanno fatto di questo territorio uno dei centri più importanti della protostoria italiana.
la sorgente |
La prima descrizione del sito è pubblicata in Studi Etruschi del '39 ed è così suggestiva che è sembrato opportuno riportarla nella nostra ultima pubblicazione ( Sorgenti della Nova 1995) e riprenderla in parte anche in questa sede :
"L'abitato etrusco della Roccaccia, sul quale in epoca medievale fu elevata una torre, abbraccia la sommità di una collinetta quasi isolata lungo le rive della Nova ....la parte inferiore della collina è tutta forata da grotte e da camere scavate nella roccia, tutta l'altura è coperta poi di frammenti vari di fittili, in prevalenza buccheri e vasi ad impasto...lungo i fianchi delle rupi circostanti si aprono alcune tombe, anche a più ambienti, e sotto la collina una ricchissima ed ottima fonte sgorga da una profonda caverna il cui taglio pare quasi opera dell'uomo".
alcune delle grotte di Sorgenti della Nova |
In quell'epoca il Protovillanoviano d'Etruria doveva ancora essere scoperto e la ceramica fine di quest'epoca poteva essere confusa con il bucchero ; nessuno poi fino al 1974-75 avrebbe immaginato che le "grotte e le camere scavate nella roccia" fossero non tombe etrusche o ambienti medievali, ma abitazioni del Bronzo Finale.
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sabato 11 aprile 2015
Le acque termali nel comune di Canino (VT).
Da anni si parla della realizzazione di un polo termale nel comune di Canino ed in particolare nella Località di Musignano nella zona delle cento camere e del bagno di Musignano. L'area , che si pone sul versante orientale dei monti di Canino si erge sulla pianura di Vulci, e' stata frequentata fin dall'epoca etrusca. Il complesso termale più esteso e ricco di strutture e' certamente quello delle Cento Camere che con molta probabilità coincise con un vasto centro urbano romano attivo tra la tarda età repubblicana e l'età imperiale.
le Cento Camere foto by Canino.info |
Il centro ricade all'interno di una proprietà privata e quindi non vistiabile. Esiste però una pozza di acqua termale nella campagna di Canino aperta a tutti e da tutti fruibile, gia' descritta in un libro del 1810, ordinato da Luciano Bonaparte al professore della Sapienza di Roma Bartolomeo Gandolfi.
Tratto da "Acque termali del bagno del Sig. Senatore Luciano Bonaparte e fumaiolo nelle vicinanze di Canino :
Fumaiolo di Canino.
Verso il Sud-Ovvest di Canino in distanza lineare di circa 5 miglia avvi un Fumajolo che da' Caninesi e da tutti gli abitanti de' paesi vicini, si spaccia per rimedio efficacissimo e sicuro in tutte le doglie comunque inveterate nelle articolazioni ed in qualunque altra parte solida della nostra macchina.
Da pochi mesi e' aperta al pubblico una prima struttura privata con tre piscine termali.https://termedivulci.com/
Da pochi mesi e' aperta al pubblico una prima struttura privata con tre piscine termali.https://termedivulci.com/
giovedì 9 aprile 2015
Sorgenti della Nova ( Farnese - VT ) #2
Le Sorgenti della Nova, come già detto, sono state oggetto di studio approfondito da parte di molti archeologi ed in particolar modo di quelli dell'Università degli Studi di Milano. Oggi riporto un sunto di uno scritto di Massimo Cardosa e Marco Romeo Pitone riguardo ai ritrovamenti inerenti i riti e la antica spiritualità presso questo importantissimo sito.
Alle origini del sacro.
" La Preistoria ci consegna tracce di gesti suscettibili di essere interpretati come rito. Tuttavia non disponiamo di testi al riguardo : per questo motivo si impone la massima prudenza, perchè siamo si in grado di identificare atti e gesti, ma, per poter affermare che si tratta di rito, dobbiamo determinare la certezza di una credenza implicata nel gesto" ( Ries 2008)
L'attività di ricerca, negli ultimi trenta anni ha portato alla luce una considerevole mole di reperti e dati tipici della vita di una comunità umana dell'Etruria nell'età del Bronzo Finale. Per ciò che riguarda " gli ambiti e/o i rituali religiosi all'interno dell'abitato", risultano essenziali le evidenze costituite dal complesso delle grotte del III settore di scavo , che i due studiosi definiscono come un vero e proprio " santuario del Bronzo Finale ".
pianta della grotta 17 |
il grande focolare della grotta 10 |
pianta e sezione delle grotte 10 e 11 |
pianta della grotta 7 con focolare centrale |
Si tratta di due grotte artificiali, poste una sull'altra e comunicanti attraverso un foro scavato nel pavimento di quella superiore, nel quale è stato rinvenuto anche un grande focolare.
vasetto a beccucci |
rocchetti |
Quello che però ha maggiormente connotato questi ambienti e ne ha rivelato l'utilizzo a fini rituali è stato il rinvenimento in grande quantità di ossa di animali ( in particolare feti di maiale ), che ne testimonia il sacrificio e che lo collega a quello che in età classica diverrà il culto di Demetra.
mercoledì 8 aprile 2015
Sorgenti della Nova ( Farnese - VT ). #1
Dopo aver visitato Castellardo nel Comune di Canino, tipico esempio di fortificazione risalente al X secolo d.C., il gruppo dei Lentischi propone per sabato 25 aprile il sito protostorico di Sorgenti della Nova nel Comune di Farnese.
Sarà questo un balzo all'indietro nel tempo che ci riporterà alla fase tarda dell'età del Bronzo Finale, tra il XI ed il X secolo a.C..
Sorgenti della Nova, prendono il nome da una ricca sorgente naturale che sgorga ai piedi del costone di tufo che ospita l'abitato protostorico ed è, per ampiezza e ricchezza di testimonianze, uno dei luoghi più importanti per lo studio del particolare momento che portò al completamento del processo di formazione della nazione etrusca.
la sorgente ai piedi della rupe tufacea |
In un pianoro alla sommità del costone tufaceo, sono ubicate delle piccole abitazioni con la base incassata nel tufo e l'elevato in materiale deperibile che ospitavano singoli nuclei familiari ; sui fianchi della rupe, sono visibili terrazzamenti e numerose grotte artificiali destinate sia ad abitazione che a luoghi di culto e servizi. I terrazzamenti antistanti ospitavano invece grandi abitazioni a base ellittica con fondazioni su canaletta in grado di ospitare contemporaneamente famiglie allargate o più nuclei familiari.
Si ritiene che questo insediamento difeso naturalmente, si inserisca in un fenomeno più generale, tipico di quest'area al confine tra Toscana e Lazio che, dalla metà del secondo millennio a.C. , ha visto lo spopolamento dei precedenti villaggi sparsi nel territorio ed un'occupazione progressiva dei pianori sulla sommità delle rupi di tufo.
il territorio circostante visto dal pianoro alla sommità delle rupe. |
E' questa l'ipotesi più convincente circa la nascita di alcuni centri protourbani , governati da ceti gentilizi, in grado di dominare territori più o meno estesi.
Sorgenti della Nova, come tutti gli altri insediamenti su rupe del Bronzo Finale, venne abbandonata tra la fine del X e l'inizio del IX secolo a.C., per il processo che portò al concentramento della popolazione e quindi alla fondazione delle future città etrusche.
martedì 7 aprile 2015
Escursione a Castellardo (Canino - VT )
Aiutati da una bella giornata la prevista escursione a Castellardo è stata alla fine effettuata. Come al solito pubblico un post fotografico che riassume la giornata che non ha invece compreso la passeggiata a Poggio Olivastro che è stata rimandata ad una prossima gita.
gli escursionisti si dirigono verso il poggio che ospita le rovine di Castellardo |
le mura nella parte alta del castello |
cenni storici sulle origini di Castellardo |
il Mastio del castello |
l'area un tempo destinata alla conservazione degli alimenti , ai laboratori con le famose case in grotta |
il panorama che si gode dal Mastio |
resti dei laboratori e dei magazzini |
interno di una delle numerose case in grotta scavate nel tufo |
particolare di una casa in grotta |
le nicchie ed i buchi che sostenevano pali e soppalchi |
la strada interna che separava il Mastio dalla zona dei magazzini |
casa in grotta |
terminata la visita a Castellardo il gruppo si dirige verso il luogo della tradizionale mangiata di Pasquetta dove..... |
c'è chi mangia all'aperto...... |
chi al chiuso...... |
e chi cucina |
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