martedì 2 dicembre 2014

Domenico Tiburzi ed i suoi legami con l'Associazione Castrense.

Da uno scritto di Angelo La Bella pubblicato nel libro "Un aspetto del Risorgimento viterbese - L'Associazione Castrense del 1848 - 1849", emerge il legame che Domenico Tiburzi ed un gruppo di butteri e zappaterra ebbero con l'associazione. L'adesione si desume da un documento ufficiale che il comandante della gendarmeria generale di Viterbo inviò al Procuratore Fiscale il 16 gennaio 1867. Nel documento veniva proposto l'arresto e la perquisizione delle case degli indiziati nelle quali si riteneva che fossero nascoste armi e materiale rivoluzionario. 

foto by canino.info
Tutto  questo avveniva però  in un periodo segnato dalla guerra garibaldina, fatta di sconfinamenti, tumulti, scontri a fuoco e battaglie campali che distrassero le autorità dal perseguire il futuro brigante ed i suoi compagni di Cellere. Sembra  probabile, che a reclutare il gruppo, sia stato Francesco Mazzariggi, tra i fondatori dell'Associazione Castrense, che dopo l'Unità d'Italia divenne sindaco di Cellere e che alla sua morte donò tutti i suoi beni al popolo del suo paese. 
Domenico Tiburzi fu quindi, prima di compiere l'omicidio del guardiano dei Marchesi Guglielmi di Montalto il 24 ottobre 1867 che segnò il suo destino,  un patriota promulgatore degli ideali dell'Associazione Castrense. 

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