martedì 4 novembre 2014

Le catacombe di S. Cristina a Bolsena (VT).


La cripta ottocentesca dalla quale si accede
alle catacombe

il sarcofago della santa  posto nella cripta  al livello
delle catacombe


Bolsena, sotto il versante nord-est della  Basilica si Santa Cristina, si trovano le catacombe che ospitano circa 1600 loculi funerari. Datate tra il IV ed V secolo d.C., sono costituite da un corridoio centrale , diramazione di un condotto più antico,  lungo circa quaranta  metri ed alto sette,dal quale ne partono altri secondari, perpendicolari e con lunghezza decrescente man mano che ci si avventura sottoterra.



il corridoio centrale delle
catacombe


uno dei rami secondari

Le pareti, come in tutte le catacombe, sono occupate da loculi e nicchie scavate nel tufo a seconda delle dimensioni dei corpi e sigillate da grandi mattoni romani che venivano fissati con calcina e spesso rifiniti con iscrizioni, graffiti o dipinti. I più ricchi facevano incidere il loro epitaffio su lastre di marmo lavorate.

la sola iscrizione rimasta intatta a chiusura di un loculo

frammenti lastre in marmo
In   contrasto con la  storiografia ufficiale, che lega l'origine delle catacombe e la tomba di S. Cristina ad una necropoli paleocristiana, viene avanzata anche l'ipotesi che queste sorgano su una antica via cava etrusca e che lo stesso culto della santa, risalente al IV secolo d.C. , altro non sia che la prosecuzione di culti precedenti, assimilati, come altri nella zona, e trasformati nel passaggio dal paganesimo al cristianesimo.

dipinto su un mattone romano di chiusura
di un loculo

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