mercoledì 19 novembre 2014

Gli Etruschi e la lavorazione del bronzo.

Lo sviluppo dell'economia etrusca passò attraverso lo sfruttamento ed il controllo delle aree minerarie presenti nei loro  territori. In particolare ferro e bronzo vennero sfruttati da artigiani specializzati nella realizzazione di armi, strumenti di lavoro ed oggetti di prestigio. Nel tempo gli etruschi svilupparono due tecniche principali per la lavorazione dei metalli : il metodo a "cera persa" e quello a forme separabili e riutilizzabili,  a seconda dell'oggetto da costruire.


Per gli oggetti  piccoli si utilizzava la fusione piena nella quale il modello veniva realizzato di volta in volta a mano libera , mentre  per oggetti più grandi quella cava che permetteva anche un notevole risparmio di bronzo.  La tecnica indiretta, adottata successivamente, consisteva nella realizzazioni di matrici negative in gesso e terra,  all'interno delle quali veniva colata cera, che poi, attraverso canali o inglobando il modello in un mantello esterno di terra, veniva sciolta e sostituita da bronzo fuso al crogiolo. Le due tecniche talvolta erano usate contemporaneamente dando vita ad una tecnica mista.La tecnica di fusione a cera persa prevedeva la preparazione di un nucleo di terra, intorno al quale veniva modellata in cera la figura desiderata ed il bronzo veniva colato nell'interstizio vuoto.
Terminato il lavoro il bronzo veniva rifinito eliminando il materiale in eccesso e pulito con un'opera di raschiatura e levigatura con pietra pomice o raschietto metallico.
Il lavoro artigianale veniva spesso tramandato di padre in figlio e le matrici venivano quindi conservate e trasmesse di generazione in generazione.

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