giovedì 26 giugno 2014

La terra ai "povaretti". Di Carlo Nanni.

Negli anni immediatamente seguenti alla fine della seconda guerra mondiale, per la maggior parte degli ischiani di parte "povaretta" si raggiunse il possesso di quella terra per cui i loro padri avevano tanto lottato inutilmente.
Terminata la guerra ci fù un'ultima invasione delle terre : "Nel quarantacinque, dopo la guerra d'adesso, ce fù l'invasione....E' durata dù anne. Il primm'anno c'rea proprio l'articolo del governo che se doveva 'nvade le terre 'ncolte ; doppo, 'l secondo anno, se fermorono; già misero su la legge che nun se poteva più 'nvade. Se gnuno annava al sù proprio posto, bene, se nò...vinnero condannate! ".
Sorsero varie cooperative : quella detta "Castrense" nel 1947; la sezione locale della cooperativa "Reduci e Combattenti"; i bifolchi riuniti nella "Girasole"; la Cooperativa "La Spiga".

impianto dei poderi dell'Ente Maremma
foto archivioluce.com
Finalmente, con la legge stralcio del 1951 per la riforma fondiaria, l'Ente Maremma, espropriati i due latifondi che ancora rimanevano integri ( Pianetto e Selvicciola , di proprietà Bocci e Torlonia ), li distribuì tra i nullatenenti o meno abbienti in successive lottizzazioni tra il 1952 e il 1958, dotando ciascun assegnatario di casa colonica, di attrezzature e bestiame agricolo per avviare la conduzione in proprio delle aziende.

assegnazione delle terre
Queste acquisizioni di terre assegnate o comprate con sussidio statale non furono senza strascichi e dissidi interni. Molti si credettero ingiustamente esclusi, altri avevano paura che non si facesse nulla o che non venisssero ammessi a partecipare all'assegnazione. Soprattutto i piccoli bifolchi liberi, che con stenti erano riusciti o da soli o in cooperativa a farsi il loro appezzamento di terreno, comperandolo di ntasca propria da privati, si credettero giocati dalla sorte e trattati ingiustamente dal governo perchè esclusi.

famiglia assegnataria di un casale
Indubbiamente, anche se le cooperative non resistettero a lungo, il grande latifondo e il suo sistema dominativo finì e pressochè tutti gli ischiani ebbero al loro proprietà, potendo finalmene essere imprenditoi liberi della loro sussistenza economica. A coronamento di ciò, nel 1954, veniva costituito il Consorzio Agrario Provinciale.

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