lunedì 30 giugno 2014

Gli studi di Ferrante Rittatore Vonwiller.

Ferrante Rittatore Vonwiller e Turiddo Lotti sono due tra i ricercatori che negli anni trenta e quaranta, con maggior passione si impegnarono nello studio del nostro territorio. 
Ferrante Rittatore nacque a Milano il 2 febbraio 1919 e già da ragazzo, incoraggiato dalla madre Dora Vonwiller, mostrò un'innata passione per l'archeologia. A soli 15 anni partecipò alla compilazione della Carta archeologica della Maremma. Concluso nel 1937 il liceo classico,  pubblicò Strade nel Chianti Settentrionale e Resti etrusco-romani nell'Aretino sulla rivista Studi Etruschi. In un suo contributo alla Carta Archeologica d'Italia del 1939,  prese in considerazione la zona  tra Pitigliano e la parte settentrionale della Selva del Lamone. Nel suo testo compare una prima descrizione degli antichi pagi della Roccaccia, del Morranaccio, di Castelfranco, del Podere La Grascia, oltre al ricordo di ritrovamenti ceramici e tombe romane al Voltoncino, al Fontanile di Valderico, al Pian di Lance, a Monte Fiore, a Poggio Luccio al Fontanmile di Pantalla, al Pian Morrano. 
Nel 1941, insieme a Turiddo Lotti,  esperto conoscitore dei luoghi ed appassionato all'archeologia, pubblicò un secondo importante contributo, nelle intenzioni degli autori funzionale  alla redazione della Carta Archeologica. Grazie ai loro studi, abbiamo oggi, oltre alla descrizione delle tombe e dei reperti provenienti dalla necropoli di Castro, anche informazioni sulla presenza di tombe a loculo e a nicchia rupestre di epoca tardo romana, collegate con tagliate stradali a nord della chiesa del Crocifisso, insieme ad altre a camera con loculi e fosse.
I due studiosi individuarono inoltre nuclei di sepolture etrusche , ellenistiche e romane, lungo le strada per Manciano passante per Ponte S. Pietro, durante i lavori per la costruzione della strada Farnese-Pitigliano, e nei pressi di Ischia di Castro
Nel 1975 gli venne conferita la cittadinanza di Ischia di Castro. Nel 1976, dopo aver lasciato l'insegnamento per dedicarsi al riordino dei risultati della sua vita di ricercatore, morì a causa di un'ulcera perforata.
Il  Museo Civico Archeologico " Pietro e Turiddo Lotti", di Ischia di Castro, ha dedicato a Ferrante Rittatore Vonwiller la sala di apertura, con reperti del paleolitico superiore e neolitico rinvenuti nella Grotta di Settecannelle e materiali di varia provenienza dell'eneolitico e dell'età del bronzo.











1 commento:

  1. Nati con una vocazione,grazie a loro scopriamo un territorio quasi inesplorato

    RispondiElimina