giovedì 9 ottobre 2014

Poggio Olivastro ( Canino - VT ).

Quando si percorre la strada che da Montalto di Castro porta ad Ischia di Castro, prima di arrivare alla Doganella, sulla destra, proprio sotto i Monti di Canino, non si può fare a meno di notare all'interno di una cava di travertino, una strana formazione rocciosa che domina dall'alto le campagne che si estendono per venti chilometri fino al mare.

Poggio Olivastro
foto by naturainviaggio.it
Si tratta di Poggio Olivastro, un cono sorgentizio, emerso durante i lavori di cava , che testimonia strutture abitative a partire dal Neolitico antico fino all'inizio del Bronzo antico. I lavori di scavo che nel 1980 hanno permesso la scoperta del sito  hanno però  gravemente danneggiato, fino a farla sparire, la parte dell'insediamento che si estendeva in direzione sud-ovest.
Le formazioni di travertino, hanno restituito materiali riferibili al Neolitico fino all'Eneolitico di base, consistenti in più di 400 buchi di palo allineati  o  disposti su perimetri circolari, canalette ed un focolare che analizzato  al radiocarbonio, ha permesso di datare la prima fase dell'occupazione del sito al 4040-3730 a.C.

i buchi di palo ritrovati nel corso delle esplorazioni
effettuate dalla Soprintendenza Speciale al Museo
Nazionale Preistorico e Etnografico L.Pigorini
foto by canino.info
Le sorgenti idrotermali presenti sia a Poggio olivastro che in tutta la zona circostante, con la loro attività hanno condizionato nel tempo sia l'occupazione che la struttura del luogo, tanto che è ancora visibile, nelle foto aeree, la presenza di un fossato ellittico con assi di 80-90 ml., largo 4 ml., realizzato alla base del rilievo  per convogliarne le acque. Anche sulla cima del poggio, sin dalla fase iniziale dell'insediamento, è stata   realizzata,  una struttura in lastre di travertino per il controllo della sorgente.
Nel corso degli scavi archeologici, Poggio olivastro ha restituito ceramiche dipinte, corredi in sepolture ( punteruoli, spatole, uno spillone) , resti umani, e materiali  che testimoniano  degli intensi traffici che già dal Neolitico intercorsero con la Sardegna e la Corsica. 

1 commento:

  1. Che meraviglia! Grazie dell'informazione... noi da più di vent'anni passiamo da lì per andare a Ischia di Castro, e abbiamo sempre pensato che fosse una cava!

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