mercoledì 17 settembre 2014

Il culto della Dea Madre.

La Maremma Castrense, ed in particolare l'area della bassa valle del Fiora, con i suoi siti archeologici tra i quali spiccano per importanza la grotta di Settecannelle ed il sito  di Sorgenti della Nova, ha registrato la presenza umana nel corso di tutta la preistoria.
Ritrovamenti ceramici e tracce di insediamenti hanno restituito testimonianze, corredate da datazioni assolute,  di attività umane comprese tra l'Epigravettiano, l'Eneolitico ed il Neolitico, passando per l'età dei metalli.

la Venere di Macomer è la più antica statuina della Dea Madre
trovata in Sardegna e databile al Neolitico antico
foto by sardegnacultura
E'  a  partire dall'VIII millennio a.C., che sembra essersi diffusa presso tutte le più antiche comunità agricole il culto della Dea Madre. Questa figura femminile, presente già nell' arte paleolitica, assurge nel Neolitico a figura legata alla terra fecondata che, anno dopo anno  con la sua vegetazione ed i suoi frutti,  garantisce il sostentamento delle comunità agricole. 

Venere di Willendorf
foto by wikipedia
Il  ritrovamento di statuine nel Vicino Oriente, nell'Europa sud-orientale ed ora anche nell'Italia settentrionale, dimostra quindi, come sin dalla preistoria, gruppi culturali diversi, abbiano comunque voluto identificare  il ciclo della natura e della vita con una  figura femminile che poi, con il succedersi delle civiltà ed  il passaggio al politeismo, ha trovato  eredi come  Demetra-Cerere-Persefone-Proserpina.


1 commento:

  1. ho una statua della Venere di Willendorf,regalo di un amico,da mettere nella terra

    RispondiElimina