martedì 15 luglio 2014

Il ponte dell'Abbadia di Vulci.

Il ponte dell'Abbadia a Vulci, oltre ad offrire uno degli scorci più suggestivi della maremma castrense, rappresenta un'opera di ingegneria etrusco-romana assai ardita. Il ponte  ebbe una grande  importanza, essendo stato  per secoli uno dei pochi punti di attraversamento del fiume Fiora, così da giustificare, in epoca medioevale, la costruzione dell'omonimo  Castello.

il ponte ed il castello dell'Abbadia
Riguardo all'origine ed alla  costruzione,  possiamo dire che il ponte appartiene ad epoche diverse. La parte più antica della costruzione è costituita dai tre pilastri aggettanti di tufo rosso, precedente al loro rivestimento in nefro liscio e duro. Il tufo ed il nefro sono presenti nella tecnica detta emplecton che, adottata dai romani, non permette in questo caso   un'origine o una  attribuzione  certa.  La parte più facilmente databile  è quella che riguarda il rivestimento in travertino,  che possiede tutte le caratteristiche dei ponti romani. Anche l'acquedotto che passa sopra gli archi si può far risalire alla dominazione romana di Vulci, anche se questi mutuarono  la tecnica idraulica proprio dagli etruschi.

il ponte sul Fiora
foto di Giuliano di Mario
Etruschi furono quasi certamente i piloni in tufo che i romani unirono con un a struttura in legno tipo quella del ponte Sublicio, prima di essere sostituita con quella definitiva in nefro e con gli archi. Le parti in nefro ed in travertino sono in ogni caso di epoca romana, indipendentemente dall'antichità dei pilastri di tufo. 
Il ponte ed il castello, che oggi ospita il Museo Nazionale Archeologico Museo Nazionale Archeologico, fanno parte del Parco Naturalistico ed Archeologico di Vulci, un luogo di grande interesse, frequentato forse meno di quanto a mio avviso meriterebbe.

1 commento:

  1. tanto bravi che durante l"alluvione di due anni fà,il ponte ha retto alla perfezione

    RispondiElimina