lunedì 14 luglio 2014

Gli strani affreschi nella chiesa di S.Anna a Farnese (VT):

Appena fuori Farnese c'è la piccola chiesa di S.Anna, conosciuta anche come S. Maria della Cavarella, la cui costruzione fù decisa nel 1577 dopo un 'invasione delle cavallette la cui fine  venne considerata un evento miracoloso da celebrare con un ex-voto. 


la volta  a lanterna



affresco dedicato a Maria, in alto si distingue il giglio dei Farnese
in basso una figura irridente

S.Anna sembra  una delle tante chiese di campagna che si incontrano fuori dai centri abitati della maremma castrense. In realtà per chi ha la fortuna di poterla visitare, si apre un mondo misterioso  abitato da  figure irridenti e beffarde. Tra gli  stucchi e gli  affreschi, opera di Pompeo Pizzichelli e del pittore bolognese Antonio Maria Panico, sembrano vivere diavoli rossi vestiti con i paramenti della messa o impegnati a suonare ai margini di uno stagno, putti intenti ad orinare su ruote da mulino o a soffiare con piccoli mantici nel didietro di alcune capre, altri che salgono su un albero della cuccagna o intenti ad arrostire pesci o rospi. Si possono notare inoltre divinità pagane, ghignanti volti rossi o blu e nani su trampoli che cercano di afferrare le interiora di animali macellati. 

putto dispettoso che orina
fanciullo rinchiuso nell'Uroboros
obelisco

putti che scalano l'albero della cuccagna
Anche gli affreschi riguardanti la  vita di Maria presentano aspetti più vicini alla pratica dell'alchimia  ( a cavallo del XVI e XVII secolo nasceva alla corte di Mario Farnese e della moglie Isabella Pallavicino l'Accademia degli Illuminati  ), che a quelli tradizionali presenti nelle altre chiese di Farnese.

annunciazione
la nascita

la morte di Maria
l'ascensione

L'annunciazione ad esempio, vede due figure maschili conversare con una donna che rappresenta una S. Anna stranamente giovane. Uno dei dei due uomini  conta sulla punta delle dita, mentre l'altro indica sulla destra, davanti alla porta di una  stanza illuminata da una lampada ad olio , una donna che  fà l'elemosina ad una figura diabolica. L'interpretazione alchemica del dipinto, porta ad una stampa anonima del XVI secolo, dove i personaggi principali ( il Sale, lo Zolfo ed il Mercurio ) sonio intenti ad un'enumerazione alchemica.
Interpretazioni simili sono possibili in tutti gli affreschi della chiesa,  negli stucchi che rappresentano quattro virtù cardinali  e nelle figure delle vele sopra l'altare.





Purtroppo, trovandosi la chiesa nel punto di confluenza di tre torrenti le gli affreschi si stanno sempre più deteriorando. 

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