martedì 20 maggio 2014

Antonio Maria Panico pittore alla corte dei Farnese.

Antonio Maria Panico nacque a Bologna intorno al 1560 e morì nel 1621. Di formazione emiliana, virò da posizioni tardo-manieriste verso attitudini classiciste di ispirazione carracesca. Dopo un apprendistato a Bologna e Parma  entrò verso la fine del cinquecento nella committenza del Cardinal Ferrante Farnese. Si trasferì poi a Roma  dove, durante i lavori nel camerino di Palazzo Farnese al seguito del pittore Annibale Carracci, venne notato da Mario Farnese. Iniziò dunque ad operare nel ducato , dove espresse il momento centrale della sua produzione artistica, in particolare nel comune di Farnese, con la decorazione ad affresco di numerose chiese e l'esecuzione di alcune tele di soggetto religioso.

S.Sebastiano
chiesa del S.S. Salvatore a Farnese
Ascrivibili a questo periodo sono le opere dipinte a Farnese nella chiesa di S. Maria della Caravella, la decorazione ad affresco dell'altare del Rosario nella Parrocchia del Salvatore , la decorazione di S.Rocco ad Ischia di Castro e dell'altare di S. Sebastiano nella chiesa della Madonna della Cava a Latera. Su commissione del Cardinale Odoardo Farnese eseguì , per la chiesa di S. Giacomo sull'Isola Bisentina, la Crocifissione dei santi Francesco e Antonio, attualmente conservata presso la National Gallery di Dublino.

La nascita della Vergine
In alcune sue opere, come ad esempio nella Nascita della Vergine e nell'Assunzione dipinti nella chiesa rurale di Santa Maria della Caravella, l'iconografia di temi mariani tra i più consueti si arricchisce di connotazioni esoteriche derivate dalla pratica e dallo studio delle discipline alchemiche e probabilmente conseguente all'istituzione di un cenacolo esoterico di ispirazione alchemica, presso la piccola corte del duca Mario Farnese e della moglie Camilla, figlia di Isabella Pallavicini.

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