Antonio Maria Panico nacque a
Bologna intorno al 1560 e morì nel 1621. Di formazione emiliana, virò da posizioni
tardo-manieriste verso attitudini
classiciste di ispirazione carracesca. Dopo un apprendistato a Bologna e Parma entrò verso la fine del cinquecento nella committenza del
Cardinal Ferrante Farnese. Si trasferì poi a Roma dove, durante i lavori nel camerino di
Palazzo Farnese al seguito del pittore
Annibale Carracci, venne notato da
Mario Farnese. Iniziò dunque ad operare nel ducato , dove espresse il momento centrale della sua produzione artistica, in particolare nel comune di Farnese, con la decorazione ad affresco di numerose chiese e l'esecuzione di alcune tele di soggetto religioso.
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S.Sebastiano
chiesa del S.S. Salvatore a Farnese |
Ascrivibili a questo periodo sono le opere dipinte a Farnese nella chiesa di
S. Maria della Caravella, la decorazione ad affresco dell'altare del Rosario nella
Parrocchia del Salvatore , la decorazione di
S.Rocco ad Ischia di Castro e dell'altare di S. Sebastiano nella chiesa della
Madonna della Cava a
Latera. Su commissione del Cardinale
Odoardo Farnese eseguì , per la chiesa di
S. Giacomo sull'Isola Bisentina, la Crocifissione dei santi Francesco e Antonio, attualmente conservata presso la
National Gallery di Dublino.
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La nascita della Vergine |
In alcune sue opere, come ad esempio nella
Nascita della Vergine e nell'
Assunzione dipinti nella chiesa rurale di Santa Maria della Caravella, l'iconografia di temi mariani tra i più consueti si arricchisce di
connotazioni esoteriche derivate dalla pratica e dallo studio delle
discipline alchemiche e probabilmente conseguente all'istituzione di un
cenacolo esoterico di ispirazione alchemica, presso la piccola corte del duca Mario Farnese e della moglie
Camilla, figlia di I
sabella Pallavicini.
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