venerdì 7 novembre 2014

L'olio nella tradizione popolare.

Al giorno  d' oggi siamo abituati a  considerare l'olio di oliva una eccellenza della cucina italian ed un prodotto importante a livello economico industriale. Fino a pochi decenni fa' invece, l'uso dell'olio travalicava la soglia della cucina per entrare nel novero dei prodotti medicinali popolari. L'olio diventava così l'elemento di base di pomate ed unguenti fatti in casa  come ad esempio l'olio  ferrato, che  veniva considerato la panacea di un gran numero di mali, per uomini ed animali.


Questo " miracoloso" medicamento, buono per artrosi, otiti, geloni, tosse, mal di gola, mal di denti, arrossamenti, ecc, ecc. ecc., si preparava unendo con il fil di ferro tre pezzetti di metalli di leghe diverse e facendogli arroventare per poi farli soffriggere tre volte  per trenta secondi in un pentolino d'olio. L'olio  ferrato così ottenuto, veniva poi usato per ungere o massaggiare la parte dolente. Si riconosceva all'olio  anche un uso purgativo e ricostituente in particolar modo per i bambini.  La cosa che mi ha però più incuriosito riguarda l'uso di questo alimento che, unito alla cipolla e ridotto in una poltiglia , veniva usato per guarire le galline dalla pitina, malattia che portava alla secchezza della lingua con conseguente impossibilità per le povere bestiole di raccogliere le granaglie.

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