In questo periodo di siccita' e caldo africano ripropongo questo vecchio post, per ricordarci che bene prezioso da salvaguardare e' l'acqua.
La Maremma Castrense deve la sua storia ai corsi d'acqua che lo attraversano ed hanno attratto e creato le condizioni di vita e di sviluppo per esseri umani ed animali dalla preistoria ai giorni nostri.
L'Olpeta nasce come emissario del
lago di Mezzano nel comune di Valentano e dopo un corso di 32 km. attraverso la
Selva del Lamone nel comune di Farnese, si immette nel fiume
Fiora nei pressi del ponte
San Pietro nel comune di Ischia di Castro.
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la cascatella del Pelico Tonno |
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la cascata del Salabrone con il suo salto di 15 ml. |
Il suo percorso , nascosto da una fitta vegetazione, e' caratterizzato da una serie di salti e cascate tra le quali quelle del
Pelico Tonno e sopratutto del
Salabrone, che ne fanno una meta per appassionati di canoa e trecking fluviale.
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il tratto finale del fiume nei pressi del Ponte San Pietro |
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il fiume attraversa una fitta vegetazione che lo
nasconde per gran parte del suo percorso
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la vecchia centrale idroelettrica nei pressi
della cascata del Salabrone |
Le acque , almeno nel primo tratto che attraversa il parco Regionale del Lamone, sono ancora limpide e pure ed ospitano esemplari di
lontra e l'ormai rarissimo
gambero di fiume.
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il letto di tufo del fiume nei pressi di Castro |
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il tufo eroso dalla acque del fiume |
L'aspetto che maggiormente mi attrae dell'Olpeta e' pero costituito dal letto , che lungo il suo percorso, il fiume ha scavato nel tufo creando striature profonde e piccoli spettacolari salti nei pressi di Santa Maria di Sala e dell'antica città di Castro.
le foto dell'Olpeta che scorre nel tufo formando dei piccoli canyon sono davvero belle! e ci si arriva da castro?
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