Nel territorio castrense la presenza monastica nel duplice aspetto di penetrazione cristiana e gestione del patrimonio delle grandi abbazie benedettine del centro Italia , S. Salvatore dell'Amiata e S. Maria di Farfa , risulta documentata , con la presenza di comunità operanti e riconosciute giuridicamente come possedimento, quindi celle , filiazioni dei monasteri succitati, nel IX secolo, quindi, presumibilmente , qualche secolo più tardi dell'effettiva originaria affermazione dell'ideale ascetico cristiano dell'area.
S. Salvatore dell'Amiata |
S.Maria di Farfa |
Del resto, anche nella nostra regione, il monachesimo nella sua prima fase fu essenzialmente fenomeno anacoretico e la vita solitaria e nascosta condotta dai primi monaci ed eremiti, non permise di trasmettere memorie documentarie o significativi segni distintivi dell'insediamento materiale di carattere religioso rupestre. Infatti la tipologia del primitivo insediamento eremitico nel suo primo manifestarsi non presenta una definizione morfologica collocabile stilisticamente e cronologicamente.
Poggio Conte ( Ischia di Castro - VT ) |
Le tecniche di escavazione nel corso dei secoli rimangono immutate, come gli adattamenti intenzionali dell'elemento naturale, giacitoi, nicchie, cavità portalucerna, incassi per strutture lignee, conche e cisterne, per le prime esigenze vitali, comuni ovunque presenti in ogni organizzazione di carattere rupestre laica o religiosa.
eremo di Chiusa del Vescovo ( Ischia di Castro - VT ) |
Soprattutto nei nuclei più antichi, in cui la stessa essenzialità dei caratteri è espressione di pratiche di vita culturalmente non elaborate o volutamente semplificate. L'abitazione in grotta o l'uso cultuale delle cavità naturali in epoca preistorica costituiscono un vasto fenomeno profondamente connesso al territorio.
Nell'ambito dell'insediamento rupestre preclassico, la tipicità è costituita dalla particolare espressione delle necropoli rupestri, legate nella tipologia dei riferimenti architettonici alle evidenze particolari delle abitazioni. Anche nel medioevo la civiltà rupestre prolunga la continuità dei due contenuti , sacrale e domestico, con la riutilizzazione di grotte probabilmente preistoriche a carattere cultuale o con l'insediamento nelle loro immediate vicinanze , o con l'adozione della tipologia delle semplici abitazioni trogloditiche , o con lo sfruttamento di nuclei resi sacri dalla funzione cimiteriale , tombe a camera, arcolosi, colombai.
Nell'ambito degli insediamenti a carattere religioso, la piccola cella di tipo anacoretico , esicastico, non si distingue nella tipologia riconoscibile per indizi precisi o assonanze di morfologia ed essenziale per la comprensione del sito, dai caratteri abitativi propri dell'insediamento rupestre.
Nessun commento:
Posta un commento