martedì 9 settembre 2014

Il sentiero dei briganti.

Il sentiero dei Briganti è un itinerario lungo circa 100 km. che attraversa la Tuscia viterbese partendo dalla Riserva Naturale Monte Rufeno per poi arrivare al Ponte dell'Abbadia nel Parco di Vulci. Il percorso , indicato da cartelli numerati e facilmente riconoscibili, è diviso in quattro tratti che prendono il nome dai briganti più noti, che vissero e sfidarono le leggi dello Stato nel periodo che và dalla metà dell'800 agli inizi del 900.
La parte del sentiero che interessa la maremma castrense è quello che partendo dal Lago di Bolsena arriva a Vulci e ricorda i  briganti Menichetti e Tiburzi.

Damiano Menichetti
foto by maremma.name

Domenico Tiburzi
foto by maremma.name
Il sentiero di Menichetti, lungo 21 km.,  parte dal Passo della Montagnola a 630 mt. sul livello del mare, passa da Latera, attraversa la valle del Lago di Mezzano ed arriva a Valentano. Lungo il percorso si possono dunque visitare Latera con il  Palazzo Farnese progettato dal Vignola, le sue chiese di campagna ed il Museo della Terra, Valentano con il Museo della Preistoria della Tuscia e della Rocca Farnese e sostare sulle rive dell'incantevole lago vulcanico di Mezzano.

Latera
foto by covedeibriganti
lago di Mezzano
Velentano
foto by covodeibriganti
Il sentiero prende il nome da Damiano Menichetti nato a Tuscania nel 1858, che dopo un'infanzia di stenti si trasferì a Roma dove iniziò la sua carriera criminale. Condannato a 10 anni per omicidio riuscì ad evadere dal carcere del Monte Argentario e si diede alla macchia nella zona compresa tra Valentano, Bassano e Vitorchiano fino a quando non venne catturato.
Il sentiero di Tiburzi, di 16,5 km, attraversa la Riserva del Lamone, passa per l'antica città di Castro, attraversa il fiume Olpeta, la via cava di Castro ed arriva a Vulci. Il Sentiero interessa i comuni di Ischia di Castro dove è possibile visitare il centro storico ed il Museo Civico Pietro e Turiddo Lotti, Cellere dove è praticamente obbligatoria una visita del Museo del Brigantaggio e Canino.

l'impenetrabile Selva del Lamone
le rovine di Castro
la via cava di Castro
Ischia di Castro
Cellere
Vulci - il Castello dell'Abbadia
Domenico Tiburzi fù senza dubbio il brigante più famoso che impose la sua legge nella maremma laziale, obbligando i latifondisti a pagare un pizzo che poi lui in parte redistribuiva alle fasce più povere della popolazione. Applicando una sorte di giustizia popolare e garantendosi di conseguenza una rete ampia di protezione e fiancheggiamento, Tiburzi riuscì a  resistere per oltre trenta anni alla caccia spietata da parte delle forze dell'ordine. Morì, vecchio e stanco, a Capalbio , ucciso dai carabinieri a seguito di un tradimento. Venne sepolto in terra sconsacrata ma anche dopo la sua morte la sua leggenda continuò a vivere e ad essere tramandata nei versi dei poeti a braccio e nella memoria della popolazione.
Il sentiero dei briganti, per la maggior parte pianeggiante e semplice da percorrere, è l'ideale per gli appassionati delle escursioni a piedi, in bicicletta o a cavallo e permette di attraversare luoghi ricchi di storia e cultura, visitare gran parte di quello che fù il Ducato di Castro con  le sue Rocche ed i suoi incantevoli paesaggi e, tra una camminata e l'altra,  di conoscere e gustare la cucina popolare della Tuscia viterbese.

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