Gli scrittori latini e cristiani, danno degli Etruschi l'immagine di un popolo estremamente religioso. La religione permeava tutti gli aspetti della vita e dell'attività umana, sia che si trattasse di riti divinatori che della fondazione delle città, di pratiche militari o politico-sociali.
La Disciplina, cioè le norme codificate giunte a noi tramite gli scritti di Seneca, Plinio il Vecchio ed il monaco Giovanni Lido, è l'aspetto più noto della religione etrusca. L'elaborazione della dottrina consentiva ampi margini di interpretazione e questo consentiva spesso la scelta di quella più adatta per ottenere il responso più favorevole a chi interrogava.
Tinia |
Uni |
il Fegato di Piacenza |
La ricostruzione del pantheon etrusco avvenuta dopo il ritrovamento del Fegato di Piacenza, vede la presenza di divinità di chiara derivazione greca quali Calu, Aita ( Ade ), Phersipnai ( Persefone )Aplu ( Apollo), Artumes ( Artemide ), Turan ( Afrodite ). A questi ultimi venne aggiunto anche un folto gruppo di divinità di derivazione romana ed italica come Menerva ( Minerva ), Usil, Veive ( Veiovis), Satre ( Saturno ) ed altri caratterizzati da nomi indigeni quali Letham, Turms, Cautha, La-ran e Maris.
Un aspetto della religione Etrusca che la accomuna a quella greca, è dato dalla presenza di un misterioso gruppo di divinità ( Dei Superiori ), alle quali, in casi di particolare gravità, la stessa Tinia doveva sottoporre le sue decisioni.
Esisteva inoltre un ulteriore gruppo di divinità ,Dii Consentes , sei maschili e sei femminili che si dividevano in quattro ulteriori classi corrispondenti ai regni di Giove, Nettuno, degli dei mortali e degli inferi per onorare i quali esisteva un calendario di riti e feste sacre.
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