domenica 24 agosto 2014

L'insediamento longobardo della Selvicciola. Ischia di Castro (VT).

La villa della Selvicciola testimonia, oltre al periodi etrusco-romano, l'esistenza di forme abitative rurali a diffusione capillare, da parte di famiglie longobarde in via di romanizzazione che si insediarono nelle strutture abbandonate della villa romana.
Questa nuova fase,databile intorno al 400-450 d.C., comporto' una trasformazione nella struttura della villa che venne adattata alle esigenze dei nuovi abitanti. In particolare una differente impostazione economica basata più sullo  sfruttamento pastorale che non su quello agricolo, determino' il riempimento della cisterna dell'atrio, dei cunicoli di drenaggio e delle vasche del frantoio oleario. Nei riempimenti sono stati recuperati frammenti ceramici di piatti, coppe e ceramiche di provenienza africana, che testimoniano come anche durante l'epoca longobarda fossero continui gli scambi commerciali.

ceramica con decorazione incisa
I longobardi riutilizzarono e modificarono dunque le preesistenti strutture abitative, riducendole in dimensione e con la totale dismissione dell'impianto termale. Venne invece realizzata ex novo una piccola chiesa a navata unica dotata di abside sporgente, realizzata in piccoli blocchi di travertino, delle dimensioni di ml.14,55 x 8,55. Ad ovest della villa romana sintrova  un'area sepolcrale costituita da circa 200 tombe, che coprono un arco cronologico compreso tra la fine del VI secolo ed il IX. Si tratta di quattro gruppi di tombe a fossa che seguono un orientamento est-ovest con tre forme diverse di copertura : con lastre di travertino in orizzontale,  con tegole e con lastre di membro o roccia vulcanica lavorate a tetto.

tomba con coperta con lastre
di travertino poste orizzontalmente
tomba con copertura in tegole
Gli elementi di corredo trovati nel corso degli scavi archeologici, hanno permesso di definire il sesso, l'etnia ed il rango del gruppo che abito' la Selvicciola in epoca alto medioevale.

armi in ferro
elementi di cinture in ferro
pettine in osso
bracciale in bronzo
I reperti, custoditi nel Museo Civico di Ischia di Castro, riguardano essenzialmente l'armamento , l'abbigliamento, monili, oggetti femminili quali monili e pettini e ceramiche decorate. Importante e' infine il ritrovamento di oggetti in vetro, databili tra il IV ed il V secolo che testimoniano come questo materiale fosse utilizzato ancora in età tardo imperiale.

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