venerdì 8 agosto 2014

La presenza degli Ebrei a Castro. Da " All'indomani del Concilio di Trento" di Carlo Nanni.

Nei piccoli centri e staterelli autonomi al confine dello Stato della Chiesa ( Ducato di Castro e di Farnese-Latera dei Farnese , Contea dei Monaldeschi della Cervara ), così come in quelli confinanti della Toscana ( Contea degli Orsini di Pitigliano e Sorano, Contea degli Sforza di Santafiora, Contea di Castellottieri ), gli ebrei avevano trovato , tra il secolo XVI e XVII , un ambiente a loro abbastanza favorevole, più che nello Stato Pontificio e in quello Mediceo.

Castro
foto by wikipedia
 Furono per loro le "città rifugio", come ebbe a dire un medico ebreo David De Pomis. A Castro, un gruppo di famiglie ebree tenevano banco, praticavano il commercio, esercitavano la professione di medico , coltivavano terreni e tenevano botteghe artigianali.
La mobilitazione verso questi staterelli si intensifico' in seguito alle bolle papali di Paolo IV nel 1555 e di Pio V nel 1569, che imponevano agli ebrei la vendita del loro beni immobili, il segno giallo di riconoscimento sugli abiti , la proibizione dell'esercizio medico ed il commercio dei beni alimentari di prima necessità, nonché la loro espulsione dallo Stato Pontificio o la loro segregazione nei ghetti di Roma e Ancona.

Paolo IV
foto by vaticanotours.com
Pio V
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 Forse per motivi di alleanza o di buon vicinato, la legislazione antiebraica ebbe una parallela recrudescenza anche nel Granducato di Toscana. Il Vescovo Lorenzo Celsi, in una relazione "ad limina " del 1593-94, parla di circa 25 famiglie di Ebrei presenti  a Castro. Abitavano in un vasto ghetto fatto appositamente costruire per loro da Pierluigi Farnese. Dall'Annibali si arguisce che il Ghetto doveva essere nella parte di Castro più vicina all'attuale santuario del S.S. Crocifisso. Il cimitero ebraico era vicino ai Molini di Castro nella valle dall'altra parte dell'Olpeta.

il ghetto di Pitigliano
detto la Piccola Gerusalemme
Si può supporre che dopo la distruzione di Castro, gli ebrei si siano rifugiati nella vicina Pitigliano dove era già presente una nutrita colonia, chiamatavi dagli Orsini dopo il 1571 per tenere banco, cioè commercio.

2 commenti:

  1. quindi a Pitigliano dopo Castro....interessante

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  2. come la metti, la zona era pervasa da sentimenti che, prima il mondo greco-romano, poi, con la consueta continuità, il mondo catto-cristiano hanno sempre faticato ad arginare... tanto di cappello!...

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