mercoledì 16 luglio 2014

Il culto di Vei presso gli etruschi.

Sempre a proposito della prossima escursione presso il santuario di Demetra a Vetralla, propongo una breve introduzione al culto della Dea che andremo a visitare. Il culto della Dea Vei, aveva il suo baricentro nell'Etruria centro meridionale, in particolare nei centri urbani, , come testimoniano direttamente o indirettamente le iscrizione ritrovate a  Veio, Vulci, Orvieto e Cerveteri.
Testimonianze del culto,  probabilmente precedente al periodo etrusco,  partono dal VI secolo a.C. fino all'epoca medio-ellenistica.


L'eccezionale ritrovamento a Vulci/Legnisina di uteri iscritti e gli organi riproduttivi nella Venere della Cannicella, rimandano la sfera di competenza di questa divinità alla tutela della fertilità della terra e dell'essere umano e quindi al ciclo della vita nel senso pregnante di " forza vitae".
Si può quindi affermare che Vei presiede alla crescita per nascita ed evoluzione grazie ad  una forza miracolosa ed è quindi la causa ( Madre ), della vita e delle messi. Si pensa inoltre che la Dea fosse accompagnata da una figura maschile omologabile con il Dioniso/Ade dei greci e da una figlia identificabile con Cavatha. Per concludere, l'archeologia ha documentato l'esistenza in Etruria di una divinità femminile ancestrale, che ha successivamente subito un processo di assimilazione con Demetra da un lato e Cerere dall'altro  ed è stata inserita in un contesto culturale entrato in contatto con le Religioni greche dei Misteri.

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