mercoledì 12 novembre 2014

Le Sorgenti della Nova. Alla ricerca dell'antico nome.

Ci avviciniamo all'inverno e quindi alla stagione ideale per visitare siti archeologici che durante l'estate per l'incuria degli uomini  vengono coperti dall'erba e quindi non possono essere visitati e studiati a fondo.
Le Sorgenti della Nova sono un tipico esempio dei siti presenti nel territorio della Maremma Castrense ma poco noti ai più.
Dal libro di Nuccia Negroni Catacchio e Massimo Cardosa, riporto  oggi un brano che oltre a trattare il  nome del sito, offre anche una serie di informazioni interessanti per gli appassionati del territorio e dei suoi castelli abbandonati.

il territorio circostante al sito archeologico

"Nella storia di un territorio, compaiono speso variazioni di nomi , per cui è difficile a volte ritrovare luoghi o insediamenti citati nei documenti antichi.
Sorgenti della Nova deriva il suo nome dalla ricca sorgente collocata alla base della rupe su cui insiste : così è stato denominato l'abitato subito dopo la sua scoperta, per distinguere il sito dal territorio circostante e per ovviare a una contraddizione tra il termine riportato dal foglio della cartografia IGM ( "La Roccaccia") e quello abitualmente il uso localmente ("Il Castellaccio "). In realtà anche quest'ultimo termine risulta abbastanza recente, in quanto attribuito al luogo per la presenza dei resti di un castello abbandonato e non più esistente negli antichi catasti del territorio di Farnese.


la sorgente
In un primo momento, a un esame sommario dei documenti si era pensato che l'abitato di Sorgenti della Nova fosse da identificare con l'antica Citigliano; in realtà, successivamente, in base a un esame più attento si è potuto ricostruire che il nome antico dell'insediamento era Castiglione.
In un documento datato 11 ottobre 1210, l'imperatore Ottone IV riconosce a Ildebrandino Aldobrandeschi il possesso legittimo sulle terre che furono già del conte Ranieri di Bartolomeo, che quest'ultimo aveva donate nel giugno del 1168 al comune di Orvieto: Pitigliano, Sorano, Vitozza, Sala, Ischia, Farnese, Castiglione, Petrella, Morrano, Castellorso.
Molti documenti di età successiva che riguardano i parenti di papa Paolo III Farnese citano ancora questa località senza però che sia possibile capire dove fossero situate esattamente le terre e il castello di Castiglione.

la torre del castello
Notizie  più certe sono inserite invece nel testamento di Ranuccio Farnese il Vecchio, dettato nel castello di Ischia nel 1450: in esso il nobile destinava al fratello Meo alcuni insediamenti che risulterebbero situati nei pressi di terre tra le quali compaiono anche Castiglione. La Roccaccia, Morrano e Mezzano. Se i resti del castello di Morrano si possono individuare nella località denominata Morranaccio ( lungo il fosso della Nova nel comune  di Pitigliano),  mentre quelli di Mezzano sono vicini al lago omonimo sul monte Rosso, allora il territorio di Castiglione doveva estendersi tra queste due località : proprio dove le reminiscenze più importanti sono quelle di Sorgenti della Nova. il termine "la Roccaccia" indica invece ancor oggi un altro castello abbandonato, sito molto vicino a Sorgenti della Nova, al di là del corso della Valenza in territorio di Pitigliano.
Ad avvalorare la tesi contribuisce un vicino fosso chiamato da chi abita nella zona il "fosso del Castiglione "; infine nel catasto Chigi del 1749 conservato nell'archivio storico di Farnese, si parla di una zona di ruderi di fianco a Pitigliano, detta Castiglione.
Sembra quindi probabile che nel Medioevo questo fosse il nome del castello che insiste sull'abitato di Sorgenti della Nova e che, come accade quasi di regola, una volta abbandonato, divenne il "Castellaccio"."

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