Sul finire dell'ottocento, un altro celebre macchiaiolo,
Eugenio Cecconi, frequentò assiduamente le zone della
Marsiliana , di Capalbio e del Lago di Burano e oltre a riempire il carniere d'ogni sortta di animali, dipinse a sua volta quadri indimenticabili come
Caccia al cinghiale nel padule di Burano, Il colpo di grazia al cinghiale ferito, l'insoglio, La tela delle folaghe, Partenza per la caccia dalla porta di Capalbio, dove la
Maremma palpita di verità e poesia.
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Caccia al cinghiale nella palude di Burano |
Cecconi, che era avvocato, abbandonò ben presto la professione forense per dedicarsi anima e corpo alla pittura. Di lui, sull'Antologia del gennaio 1905,
Guido Biagi scrisse : "...era pittore, era letterato e poeta e , soprattutto, cacciatore ".
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Partenza dalla porta di Capalbio |
La sua attività artistica e venatoria è ampiamente documentata nel volume " Cacce e cacciatori di Toscana " di Mario Puccioni, ma anche in un altro libro delizioso per chi ami la terra dei butteri che si intitola "Giornate di Caccia" del senatore Eugenio Niccolini .
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