Entrando per la prima volta a Castro, dopo aver letto la storia della città e della sua rovina, si rimane colpiti dai fatti avvenuti, dalla volontà di distruzione manifestata e dalla forza della natura che nei secoli ha quasi cancellato l'opera dell'uomo.
Gli alberi cresciuti sulle rovine rendono questo luogo allo stesso tempo bellissimo ed inquietante, il sottobosco con i suoi rovi ha ormai quasi completamente ricoperto ciò che resta di case, mura, chiese e gli edifici che il Sangallo aveva iniziato a realizzare.
Ciò che sembra essere sfuggito alla distruzione operata dalle truppe del papa Innocenzo X e che spesso riemerge fra foglie e cespugli sono i pavimenti di case, chiese e della Piazza Maggiore. Oggi pubblico alcune fotografie scattate da Patrizia Lapenna durante una passeggiata a Castro e che mostrano l'antica città da una diversa angolatura.
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il pavimento in pietra esterno alla
cattedrale di San Savino
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cattedrale di San Savino |
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ii pavimento in cotto interno alla cattedrale |
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i mattoni in cottoSan Savino |
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a Piazza Maggiore, tra le foglie
spunta la pavimentazione a spina di pesce |
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Piazza Maggiore |
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Piazza Maggiore, le pietre della Hostaria |
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pavimentazione nei pressi di San Pancrazio |
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Santa Maria intus civitatem |
Fare fotografie in questo luogo e"facile,ogni angolo e"bellissimo
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