giovedì 28 agosto 2014

L'isola Martana e la storia di Amalasunta regina dei Goti.

Chiunque decida di fare una gita in barca sul lago di Bolsena, avvicinandosi all'Isola Martana, può notare la targa che nel 1994, il Comune di Marta affisse su una parete dell'isola, in ricordo della nascita della regina Amalasunta.

isola Martana
due delle tre abitazioni private 
Figlia di Teodorico, Amalasunta nacque a Ravenna nel 495/500 d.C. e fu' una donna di grande intelligenza e cultura. Alla morte del padre, essendo il figlio Alarico ancora troppo giovane,  assunse la reggenza ed iniziò a perseguire una politica di moderazione ed avvicinamento alla cultura ed alla tradizione romana che ben presto le alienarono la simpatia e l'appoggio dell'aristocrazia gota. Iniziò per lei un periodo di scontri e congiure tese a toglierle le cure e l'educazione del figlio e che la porto' a stringere rapporti sempre più stretti con Giustiniano I nella prospettiva di fuggire a Costantinopoli portando con se il tesoro ostrogoto.

ritratto di Amalasunta
moneta forgiata durante la sua reggenza
Alla morte del figlio Alarico avvenuta nel 534 d.c., Amalasunta penso' di poter salvare il suo governo sposando il ricco  e potente cugino Teodato, all'epoca padrone della Toscana. Purtroppo , il matrimonio  andò in direzione opposta a quelle che erano le aspettative di Amalasunta, che ben presto dal marito si vide strappare il potere, assassinare i parenti e , dopo essere stata  convinta a visitare i possedimenti in Toscana, imprigionata nell'isola Martana nel bel mezzo del Lago di Bolsena dove venne assassinata nel 535.

la targa posta dal Comune di Marta
in ricordo della Regina Amalasunta
  Qui' finisce la storia ed inizia la leggenda di Amalasunta, Regina dei Goti che secondo la pietà e la fantasia popolare dopo l'omicidio fu' messa a giacere e sepolta su una carrozza d'oro che nessuno fino ad oggi ha potuto rintracciare. Si dice inoltre che nei giorni di forte tramontana i pescatori del lago riescano ad udire le sue urla.

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