Luciano Bonaparte.

Un personaggio che ha caratterizzato la storia della Maremma laziale e del comune di Canino in particolare, e' stato senza dubbio Luciano Bonaparte fratello del celebre Napoleone. Nato ad Ajaccio il 21 marzo 1775 , morì a Canino (VT) il 29 giugno 1840.

foto by www.canino.info

Fu' attivo nei moti rivoluzionari sia in Corsica con i partigiani di Robespierre che nel colpo di stato del 18 brumaio 1799.  Dopo la morte della prima moglie, venne nominato da Napoleone ambasciatore in Spagna. Tornato a Parigi, conobbe e sposò Alexandrine de Blescamp contro il volere del fratello con il quale entrò in contrasto. I rapporti tra i due si deteriorarono definitivamente, quando Luciano, convinto repubblicano, si rese conto delle ambizioni dittatoriali di Napoleone. Nel 1804 si trasferì dunque, con la famiglia ormai numerosa a Roma, dove visse fino al 1807 conducendo una vita intellettuale ed intensa. Nel 1808 acquisto' il feudo di Canino, che si estendeva per circa 8.000 ettari e comprendeva il Palazzo Farnese, il Castello della Badia ed Castello di Musignano. 

castello della Badia

 Nello stesso anno, a seguito delle guerre napoleoniche, lo Stato Pontificio venne annesso all'Impero di Francia e Luciano tentò la fuga in America per timore delle ritorsioni del fratello. Catturato dagli inglesi al largo della Sardegna, venne tenuto prigioniero in Inghilterra fino al 1814.

Tornato a Roma venne nominato Principe di Canino dal Papa Pio VII. Negli anni successivi le spese sostenute per mantenere una famiglia ed una corte divenuta sempre più numerosa, gli provocarono una serie di problemi economici che riuscì a tamponare vendendo le sue proprietà a Roma e Frascati e grazie all'aiuto del fratello Giuseppe. 

la tomba della Cuccumella

La svolta che lo risollevo' definitivamente avvenne però nel 1828, quando nei suoi possedimenti venne alla luce la città di Vulci con  migliaia di reperti etruschi di inestimabile valore.

cappella gentilizia
foto by canino.info

Attualmente le spoglie di Luciano Bonaparte si trovano nella cappella gentilizia ospitata nella Chiesa Collegiata dei S.S. Giovanni e Andrea a Canino.