domenica 20 aprile 2014

Le correnti migratorie in Maremma. Da Carlo Nanni, Ischia di Castro, il vecchio e il nuovo.

Lo studioso di Manciano, Alfio Cavoli, in uno dei suoi tanti  libri sulla Maremma  tosco-laziale, avanza una suggestiva ipotesi circa la caratteristica identità dei maremmani. Partendo da un'indagine storico-demografica, egli mostra che la gran parte dei maremmani ha origini forestiere, poco lontane nel tempo. E molti di essi sono giunti in Maremma in tempi relativamente recenti ( ad esempio in seguito alla riforma agraria degli anni cinquanta ).

assegnazione delle terre prevista dalla riforma agraria
da www.archivioluce.com

 Tuttavia, da parte di chi è nato e si trova ad abitare in Maremma, e' molto sentita la coscienza di essere, appunto, "maremmano ", prima ancora che toscano, grossetano, laziale, viterbese , quasi come se la terra maremmana abbia una capacità di radicazione tutta particolare, tale da far luogo ad un senso di identità molto forte. Come se, non essendoci comunanza di razza e di sangue, faccia da collante la terra e l'insidiamento in essa. La "Maremma amara " mostra di possedere una forza attrattiva di "gran madre " verso i suoi figli, anche quando se ne devono andare lontani da essa, creando profondi sensi di nostalgia e di desiderio di ritorno.

butteri maremmani
da www.archivioluce.com


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