lunedì 28 aprile 2014

Castro. Riscoperta dell'antica capitale farnesiana di Anna Laura, #4

La ristrutturazione di Castro è affidata all'Architetto Antonio da Sangallo il Giovane, che procede ad integrare le costruzioni medioevali con nuovi edifici rinascimentali ed elabora un nuovo assetto urbanistico della città che avrà nella piazza maggiore il punto focale di rappresentanza. Accetto da lungo tempo ai Farnese, nel 1537, anno di forrmazione del Ducato, il Sangallo si trova all'apice di una serie ininterrotta di successi professionali, che, dopo la diaspora seguita al sacco romano, hanno fatto di lui uno dei portabandiera della ricerca architettonica antiquaria, applicata con soluzioni originali anche agli edifici progettati per Castro : il Palazzo Ducale, l'Hosteria, la Zecca, i palazzi privati, il convento di S. Francesco.
Il Sangallo restaura inoltre il Duomo di S. Savino, progetta la fortificazione della città, il bastione della fortezza a strapiombo sull'Olpeta, il forte reale a forma di pentagono davanti all'ingresso principale della città e la doppia Porta Lamberta.

città di Castro
foto by www.canino.info

 E' il Vasari la fonte documentale di tale trasformazione :" Morto Clemente e creato poi Papa Paolo III Farnese, venne Antonio, essendo stato amico del Papa mentre era cardinale, in maggior credito poichè avendo Sua Santità fatto Duca di Castro il Signor Pier Luigi suo figliolo, mandò Antonio a fare il disegno della fortificazione che quel Duca vi fece fondare e del palazzo che sulla piazza è chiamato l'Hosteria e della Zecca che nel medesimo luogo, murata di travertino a similitudine di quella Roma. Nè  questi disegni solamente fece  Antonio in quella città, ma ancora molti altri palazzi ed altre fabbriche a diverse persone terrazzane e forestiere che edificarono con tanta spesa che a chi non le vede pare icredibile .....  il che non ha dubbio, fù fatto da molti per far piacere al Papa...".
L'opera del Sangallo a Castro, la rielaborazione organica, urbanistica ed architettonica della città medioevale secondo canoni e schemi impostativi rinascimentali, è paragonabile a quella dell'Architetto Rossellino, che trasformò Pienza in vera città rinascimentale per Papa Piccolomini
continua

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