Alla fin
e Via di Cellere, su un piccolo costone di tufo, una chiesa di campagna guarda dall'alto il paese di
Ischia di Castro. Nel 2014 sono entrato per la prima volta nella chiesa di
S.Maria della Neve
e l'ho trovata in uno stato di grave abbandono, con infiltrazioni che
dal tetto e dal pavimento stanno compromettendo intonaci, stucchi ed
affreschi. Il post che pubblicai allora si concludeva con la speranza
che in qualche modo si intervenisse per salvare questa piccola chiesa e
quindi lo ripropongo oggi rinnovando lo stesso augurio.
"Narra
la leggenda che la notte del 4 agosto del 352 d.C., Giovanni, un ricco
patrizio, avrebbe visto la Madonna che gli chiedeva di costruire una
basilica nel luogo dove, il mattino seguente, avrebbe trovato della neve
fresca. Giovanni si recò dal
Papa Liberio per raccontargli di questo suo incontro ed il Pontefice , gli confessò di avere avuto la stessa visione.
Nel
frattempo il prodigio si era avverato e per ordine di Liberio venne
tracciata sul posto la pianta di una grande basilica che Giovanni
finanziò e che prese il nome di S. Maria della Neve, l'attuale S. Maria Maggiore.
Anche ad Ischia di Castro, nel suo piccolo, venne realizzate appena fuori dal paese, una chiesetta legata al culto della Madonna della Neve,
oggi raramente usata ed abbandonata al degrado. Il luogo di culto,
comunemente conosciuto come la Madonnella, è una chiesa a pianta
rettangolare, con il soffitto a volta ed un altare adornato da stucchi
barocchi.
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Ischia di Castro vista da S. Maria della Neve |
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il portale di ingresso |
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particolare del tetto fatiscente |
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la navata unica e l'altare barocco |
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la nicchia con l'immagine sacra e
le tracce di culto |
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il giglio farnesiano in un
particolare dell'altare |
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il vergognoso stato della sagrestia |
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particolare della sagrestia |
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la Madonne della Neve |
Dietro
l'altare due porte immettono nella sagrestia scavata nella roccia,
nella quale sono state ammassate panche e suppellettili varie. Anche se
la chiesa non è quasi più usata, in una nicchia un'immagine di Cristo e
vari lumini e fiori fanno pensare ad una frequentazione quasi
clandestina ma costante nel tempo.
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l'umidità e le infiltrazioni provenienti dal tetto |
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il pavimento della chiesa |
Oggi
ho voluto postare le fotografie di questa chiesetta abbandonata e
quindi destinata quindi ad una fine ingloriosa quanto immeritata, nella
speranza che invece possa essere in qualche modo recuperata" .
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