martedì 26 agosto 2014

La storia raccontata dai butti.

Nei centri storici sorti su speroni tufacei tipici della Maremma ed in particolar modo del territorio del quale mi occupo, sono presenti in gran quantità i "pozzi da butto". Si tratta di grandi pozzi scavati nel tufo, generalmente a forma cilindrica  o a fiasco, la cui originaria funzione era la conservazione del grano o la raccolta delle acque piovane ma che, con il passere dei secoli, divennero le discariche nelle quali gettare i rifiuti della vita quotidiana. 

oggetto di uso quotidiano
museo civico di Farnese
ceramica da butto
museo civico di Farnese
In alcune città come ad esempio Orvieto, Viterbo e Todi, venne fatto divieto di gettare i rifiuti per strada e quindi si iniziò ad utilizzare queste ex cisterne situate spesso nelle piazzette, nelle strade , talvolta nelle cantine private o come fino a pochi decenni fa' lungo i costoni di tufo dei centri abitati.

ceramiche da butto esposte
nel museo civico di Valentano
In questi pozzi e' stato rinvenuto materiale molto importante, in prevalenza ceramiche e scarti alimentari, che hanno spesso permesso agli storici di ricostruire  sia i vari passaggi storici che la vita quotidiana degli abitanti dei borghi nel periodo compreso tra il XIV ed il XVII secolo. Molte delle ceramiche recuperate sono oggi custodite nei vari musei civici come ad esempio a Farnese e Valentano.

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