lunedì 26 maggio 2014

La presenza longobarda in Tuscia e nella maremma castrense.

Nell'approccio alla Tuscia o alla Maremma laziale, il primo impatto avviene con luoghi o storie legate al mondo etrusco-romano, allo Stato Pontificio ed al rinascimento. Visitando però le rocche o gli insediamenti sparsi nel territorio più nascosto, si finisce spesso per imbattersi in tracce relative al periodo longobardo.
La migrazione longobarda interessò il territorio dell'Alto Lazio a partire dalla fine del VI secolo a partire dalle fasi finali della guerra greco-gotica quando un loro contingente di circa 2.500 uomini con servitori al seguito venne arrulato nelle file dell'esercito bizantino in funzione antigotica.
Successivamente a questo intervento iniziò una migrazione di massa che portò all'occupazione progressiva della panisola italiana.
Insediamento longobardo di Santa Cristina a Bomarzo (VT)

Santa Cristina a Bomarzo (VT)
Nell'area  dell'Alto Lazio le prime occupazioni avvennero tra il 591 ed il 592 ed interessarono Bomarzo, Orte e Sutri che vennero però prontamente riconquistate dall'esarca Romano.
 Successivamente, nel 593, il re Agilulfo arrivò prima ad assediare Roma e poi nel 605 a depredare Orvieto e Bagnoregio. Nel 607 fù stipulata la pace con la quale si presume che venne riconosciuta da parte dei Bizantini la conquista e l'estensione dell'area di influenza germanica, che venne chiamata Tuscia Longobarda.
Negli anni successivi un'ulteriore espansione dei confini portò alla conquista di Sutri ed all'occupazione di Orte, Amelia, Bomarzo  e Blera. Questo assetto territoriale durò fino al 742, quando il re Liutprando restituì al Papa Zaccaria  le quattro città  oltre ad altri territopri precedentemente conquistati.
Con la fine del regno longobardo da parte dei Franchi,  l'Alto Lazio fù donato alla chiesa ed entrò a far parte del Patrimonio di San Pietro.
Castellardo nei pressi di Canino (VT)

Castellardo

Castellardo


Castellardo
Nei pressi  di Castro i siti longobardi più noti sono Poggio Salone a sud-ovest di Castro, Pantalla, il Fontanile di Valderico e Castellardo nel Comue di Canino.

La Rocca longobarda di Latera


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