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veduta panoramica centro storico
dove spiccano per imponenza il palazzo Farnese
e la Chiesa Parrocchiale |
Il centro storico, comunemente chiamato il
Giù-di-dentro, e' la zona di origine etrusco-romana e del primo medioevo ed il suo limite e' costituito dal
palazzo Farnese ( la Rocca ).
Fino a pochi decenni fà, prima che venisse aperto un varco tagliando le mura sul fianco destro del palazzo, l'unico accesso era costituito dalla porta ad arco del castello sormontata dalla torre dell'orologio.
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porta di accesso
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torre dell'orologio
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Il centro storico di Ischia, e' caratterizzato da tre vie principali che si diramano dalla piazza Eraclito Stendardi, alle spalle della Rocca, che correndo una al centro e due lungo i lati del paese si ricongiungono nel punto in cui un tempo si trovava la porta di sotto oggi quasi del tutto scomparsa.
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la Rocca vista da una delle strade interne al centro storico
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via principale che porta alla Chiesa Parrocchiale
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via principale |
Le tre vie sono collegate tra di loro da un dedalo di vicoli, piazzette, viuzze e scalinate, un tempo pavimentate in sampietrini ed oggi in lastre di nenfro.
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vicolo |
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vicolo di collegamento tra le vie principali
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arco sotto la Chiesa Parrocchiale
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vicolo che porta alla passeggiata nel lato a sud del paese
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A metà della via principale si trova la Chiesa Parrocchiale, mentre più in basso, quasi alla fine del paese, nella zona chiamata Ortitosa, si trova la piccola chiesa della Trinità, un tempo cappella dell'ospedale, oggi riconvertito in abitazioni private.
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chiesa della Trinità
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resti della porta di sotto ora quasi del tutto scomparsa
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Negli anni 60, tutte le sedi comunitarie ed i servizi, furono trasferiti dal centro storico alla zona di San Rocco e questo ovviamente comportò il progressivo spopolamento del giù-di-dentro, ormai abitato da un numero sempre più esiguo di famiglie e di anziani. Da un punto di vista sociale questa situazione ha portato ad identificare il centro storico con la parte più povera della popolazione. Oggi molte case sono disabitate, altre sono state ristrutturate da ischiani trasferiti altrove per ragioni lavorative che le usano come seconde case e da " stranieri " che si sono innamorati di questo territorio.
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la strada delle cantine sul lato esposto a nord
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passeggiata nel costone esposto a sud |
Secondo il dizionario, secondo la legge, secondo il glossario di urbanistica, secondo il senso comune, il "centro storico" è quella parte di territorio comunale di più antica formazione sottoposta a particolare tutela per assicurare la conservazione di testimonianze storiche, artistiche, ambientali. Dalla fine dell' 800 si è cominciato a parlare di parte "storica" dei comuni come oggetto di conservazione, "monumento" capace di rievocare e rafforzare l'identità di coloro che abitano il comune stesso e quindi patrimonio da preservare. In Italia nel 1960 la Carta di Gubbio ha formulato una dichiarazione di principi sulla salvaguardia e il risanamento dei centri storici. Da quel momento inoltre, attraverso sviluppi che arrivano alle riflessioni più recenti, l'oggetto "centro storico" da salvare e recuperare non è solamente "un insieme di manufatti fisici - monumenti e opere d'arte tutelati in nome di un interesse specializzato, storico e artistico - ma un organismo abitato....Un centro storico deve conservare molti residenti, con i loro servizi di quartiere identici a quelli previsti nelle zone nuove" (cit. da Leonardo Benevolo "La fine della città" ed. Laterza). In più il centro storico, questo organismo antico, tutelato e conservato vivo e vitale, deve diventare un elemento di riferimento dell'insediamento moderno, un elemento di modernità. Tutto questo vale per le grandi città. E per i piccoli borghi no? Gianna Besson
RispondiEliminaImpegniamoci a tutelarlo,cominciamo da noi!
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