sabato 26 aprile 2014

Castro. Riscoperta dell'antica capitale farnesiana di Anna Laura #1

Le suggestive rovine della città progettata da Antonio da Sangallo il Giovane per la famiglia Farnese e distrutta per ordine del Papa Innocenzo X Pamphili immersa in un parco archeologico e naturalistico, costituiscono una memoria fondamentale della storia della Tuscia.

valle del Fiora
Il territorio di Ischia di Castro nella media valle del Fiora, al confine fra Lazio e Toscana, offre oggi al visitatore non soltanto luoghi ancora incontaminati, ma un notevole paesaggio storico, che la mano dell'uomo ha connotato con impronte millenarie.
Il panorama naturale, a tratti aspro e selvaggio, si presenta infatti in armoniosa simbiosi con i numerosissimi resti archeologici che attestano una continuità di frequentazione umana e di civiltà dalla Preistoria al Rinascimento. Siamo nel cuore della Maremma viterbese, regione che vanta località prestigiose per l'archeologia etrusca in particolare ;  basti citare Vulci, Tuscania e Tarquinia ed, al confine toscano, Sovana e Pitigliano, costellate di gioielli romani, medioevali, rinascimentali.

Ara del Crocifisso nei pressi di Castro
Racchiusa nel territorio di questo piccolo comune, si estende l'area archeologica delle necropoli etrusche e della distrutta città rinascimentale di Castro, di cui Ischia ha ereditato non soltanto il nome e la notevole entità culturale, ma l'intera estensione territoriale.
La totalità del sito costituisce una delle maggiori evidenze storiche in tutto il comprensorio dell'Alta Tuscia, importante non solo per il suo valore scientifico, ma anche per le possibilità di interesse turistico.

panorama della area contigua alla città di Castro

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